
Restauro storico di arredi religiosi
Tecnico specializzato in intaglio e scultura su legno
È terminato con successo nel mese di marzo un significativo progetto formativo di specializzazione sul restauro ligneo della durata di 300 ore cofinanziato dalla Regione Veneto e Fondo Sociale Europeo – Programma 2014-2020 con il Decreto di approvazione n. 473 del 28/05/2020 – DGR 293 del 10/03/2020 che ha coinvolto in totale 9 figure tra i professionisti del settore ed utenti in possesso della qualifica professionale di “Tecnico del restauro di beni culturali”.
Il percorso ha inteso formare delle figure specializzate in grado di operare in autonomia le diverse fasi di manutenzione conservativa (rilievo, schedatura, pulitura, consolidamento, stuccatura, ridipintura) su manufatti artistici in legno del consistente patrimonio religioso nella Diocesi di Belluno-Feltre. I beneficiari del corso sono stati chiamati ad operare sul complesso restauro dell’altare maggiore scolpito in legno policromo databile al XVII secolo appartenente all’antica chiesa pievana di Santa Maria Assunta di Servo nel comune di Sovramonte (BL), sotto la direzione tecnica della restauratrice Mariangela Mattia.
L’intervento formativo di perfezionamento tecnico nel restauro del legno è stato proposto innanzitutto sulla base dell’analisi delle segnalazioni e fabbisogni espressi dall’ambito museale, da enti religiosi e da enti pubblici locali che richiedono la presenza di personale specializzato per la manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio artistico ligneo sia musealizzato che non. Un patrimonio artistico molto diffuso nella provincia di Belluno, territorio da sempre fecondo di notevoli figure storico-artistiche-artigianali legate al legno (Brustolon, Besarel, Murer), che in varia misura hanno disseminate opere d’arte e testimonianze importanti nel nostro territorio locale; l’obiettivo è stato quindi legare questi fabbisogni territoriali alle esigenze di aggiornamento delle imprese del settore restauro e alle attitudini dei tecnici del restauro qualificati in modo da creare una sinergia che contribuisca a sostenere la crescita del settore, fornendo una specializzazione ulteriore localizzata nel territorio bellunese.
La prima fase della programmazione di cantiere, iniziata a novembre 2021, è stata rivolta al rilievo fotogrammetrico e di dettaglio sull’opera (Erio Gardan – fotografo del restauro e Guido Vrola – Ingegnere) con restituzione informatica di gruppo in laboratorio con pc durante lezione serali. Intercalati tra l’attività di rilievo e il restauro pratico non sono mancati approfondimenti tematici in aula sulla storia della chiesa, su elementi di storia dell’arte e stili artistici di opere artistiche in legno, sulle botteghe artistiche degli altari (dott.ssa Tiziana Conte – storica dell’arte), sulle antiche tecniche di scultura su legno (Roberto Bergamaschi – restauratore), sulle tecnologie costruttive-strutturali e di smontaggio di un altare (Claudio Viel – restauratore).
Oltre alle conoscenze tecnico-artistiche che consentono di intervenire sulla scultura e sul manufatto ligneo in modo preciso ed efficace, l’addetto tecnico ha potuto acquisire una preparazione tecnico-pratica sul recupero conservativo dei manufatti con una serie di lezioni e laboratori dedicati alle indagini scientifiche per la conservazione del legno e le principali azioni di contrasto al degrado con l’esperienza dei chimici del restauro Paolo Cremonesi, Ester Montigelli e Roberta Gasperini.
Una volta smontata e trasportata l’intera struttura dell’altare nel laboratorio di Mariangela Mattia, la mole di lavoro più consistente ha riguardato in particolare la pulitura e le integrazioni strutturali/ pittoriche sulle parti deteriorate.
Al fine di predisporre una strategia conservativa sulle puliture e conoscenza delle policromie sono state improntate delle indagini stratigrafiche con prelievi e analisi dei campioni con strumentazioni mobili di nuova generazione sui quali il dott. Stefano Volpin (funzionario del Laboratorio scientifico delle Gallerie dell’Accademia di Venezia) ha sviluppato assieme al gruppo un confronto sui risultati ottenuti.
Le diverse fasi preliminari e di primo trattamento sono state infine documentate fotograficamente e realizzate le schede conservativa dei manufatti pre e post trattamento.
Referente: FILIPPO FAVILLI
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