Presidente Mario Pozza, quali riflessi avrà l’occupazione russa in Ucraina sull’economia e sulle nostre aziende?
È difficile calcolare in questi giorni sia le intenzioni di Mosca sull’area sia gli effetti sulla nostra economia. Siamo preoccupati per i nostri imprenditori e le loro maestranze italiane che sono ancora in Ucraina. Certamente saranno pesanti in quanto varie nostre aziende commercializzano prodotti da questi mercati importando materie prime e semilavorati e le sanzioni degli Stati occidentali verso la Russia avranno di contro riflessi negativi sul loro costo e in particolare sul gas.
Qual è l’interscambio commerciale fra Russia-Ucraina e il Veneto?
Se facciamo riferimento ai dati consolidati della pre-pandemia del 2019, come Veneto esportiamo verso la Russia 1 miliardo e verso l’Ucraina 302,9 milioni, acquistiamo per oltre 793 dai due mercati. Le esportazioni delle provincie di Treviso sono pari a 342 milioni verso la Russia e di 78,6 milioni verso l’Ucraina.
Belluno, sempre nel 2019, ha esportato verso la Russia 46,3 milioni, l’1,1% dell’export provinciale, in crescita del 91,3% rispetto al 2009. Il 78,3 per cento delle esportazioni riguarda prodotti dell’occhialeria con 36,2 milioni di euro. Modeste sono le importazioni pari a 471 mila euro, dimezzate rispetto al 2009. Il saldo commerciale dell’anno è positivo con 45,8 milioni di euro.
Le Camere di Commercio, nella loro lunga storia, si sono radicate nel territorio mettendosi a servizio delle aziende supportandole nella loro attività e promozione dei loro prodotti.
Oltre a questo, le Camere di Commercio sono nate per promuovere l’economia e lo sviluppo del sistema imprese. Ci sono due livelli di intervento: quello rivolte alle Organizzazioni di categoria, che sono il collante del sistema economico con dei bandi ad hoc, e quello che va direttamente alle imprese come per la digitalizzazione, l’innovazione, la formazione, il credito, ecc. In particolare per la promozione e supporto all’estero per le aziende abbiamo creato, con la Camera di Commercio di Treviso – Belluno Dolomiti, la Camera di Commercio di Venezia-Rovigo e la Camera di Commercio di Padova, Venicepromex, l’agenzia per l’internazionalizzazione, che ci consente di conoscere le dinamiche dei mercati e l’esportazione.
Il sistema camerale, tramite le Camere di Commercio italiane all’estero, dà supporto nel mondo, come è avvenuto recentemente con la nostra missione a Dubai, con le analoghe Camere di Commercio del posto.
La viabilità nella provincia di Belluno è insufficiente alle esigenze locali e rappresenta un nodo cruciale per la nostra provincia. Emblematico è il problema della Galleria Comelico. In quest’ultimo periodo si sta discutendo nuovamente dello sbocco a nord. Cosa ne pensa?
Lo sbocco a nord è vitale non solo per Belluno ma anche per tutto il Veneto; che poi possa essere realizzato tramite una superstrada o altra viabile idonea ottenuta anche attraverso una riequilibrata dell’esistente, attraverso appositi interventi sui tratti esistenti che eliminino i punti critici, può andare bene, l’importante è che sia realizzata. Ritengo che altre soluzioni, come la ferrovia, abbiano tempi di realizzazione lunghissimi e che necessitano di capitali di investimento molto ingenti.
Il Veneto è una regione che esporta il 50% delle produzioni e non può dipendere solo dal Brennero o da Tarvisio. Questa viabilità è necessaria anche per la montagna, i giovani per rimanere hanno bisogno di infrastrutture, altrimenti scappano.
Ritiene che i lavori sulla viabilità per le Olimpiadi saranno realizzati in tempo? Investimenti ingenti richiamano anche comportamenti poco chiari o illeciti, cosa possono fare le imprese per tutelarsi?
È stato nominato un Commissario e questo certamente aiuterà nell’accorciamento dei tempi e nella realizzazione delle opere, ma dobbiamo essere realistici in quanto il 2026 è alle porte. Auspico che tutti i soggetti interessati si impegnino al massimo.
Per la tutela delle aziende abbiamo fatto un accordo con la Prefettura e forniamo con il servizio Infocamere gli strumenti per avere informazioni sulle imprese.
Secondo lei, come possono inserirsi le aziende artigiane, turistiche, agricole e commerciali nella partita delle Olimpiadi invernali di Cortina?
I riflettori di tutto il mondo si accenderanno non solo su Cortina, ma anche in tutta la provincia e il Veneto. Una grande opportunità per presentare le nostre eccellenze, dall’agroalimentare, all’artigianato sia di servizio che artistico e le attività commerciali e turistiche si inseriranno automaticamente nella partita.
E.C.