Il Consorzio Legno Veneto, pur nelle difficoltà manifestatesi negli ultimi tre anni, a causa della tempesta VAIA, della pandemia Covid-19, dell’aumento dei prezzi dei semilavorati durante la primavera 2021, dei problemi connessi al reperimento delle materie prime, dell’aumento spropositato del costo dell’energia elettrica ed oggi del conflitto bellico in atto tra Russia ed Ucraina, non si sottrae all’impegno di proseguire nelle attività programmate per il costante miglioramento del posizionamento della filiera foresta-legno. In particolare, anche per il 2022, si stanno preparando mirate iniziative volte a rafforzare il confronto con i vari attori Istituzionali, tramite continue idee e proposte per la valorizzazione del comparto.
Oggi, forse più che mai, appare estremamente chiara l’importanza di quanto, da sempre, è stato sostenuto dal Consorzio: la necessità di rilanciare in Veneto, concrete azioni per rafforzare la “filiera corta” di autoapprovvigionamento di legname e di semilavorati, tenuto conto che, con tutta probabilità, nei prossimi anni si acuirà sempre più il problema per le industrie italiane del legno di reperire legname e semilavorati dai mercati extraeuropei, problema che andrà ad aggravare una situazione già attualmente molto complicata: semilavorati, pannelli, imballaggi, prodotti derivanti dal legno, ecc. sono ogni giorno merce più rara con le connesse difficoltà a sostenere le aziende che stanno lottando per sopravvivere.
Una delle prossime iniziative sarà l’organizzazione, insieme al Centro Consorzi, di uno spazio per la valorizzazione delle imprese della filiera e di due convegni tematici, nell’ambito della fiera internazionale Progetto Fuoco/Progetto Bosco che si terrà a Verona dal 4 al 7 maggio 2022. E’ prevista infatti la partecipazione, grazie a Piemmeti spa., al citato evento internazionale, tra i più importanti del settore delle biomasse ad uso energetico, alla gestione forestale e della valorizzazione dei boschi, non solo per la produzione di legname, ma anche per i servizi eco-sistemici offerti, nonché della garanzia di difesa del territorio montano.
Il Consorzio Legno Veneto ed il Centro Consorzi saranno protagonisti, quindi, con due momenti informativi importanti durante la giornata del 6/5/2022, data in cui verrà ricordato anche il dramma del terremoto che 46 anni fa colpì duramente il territorio friulano. Con il primo convegno al mattino, si darà significativo ed esclusivo risalto all’attività svolta in questi ultimi tre anni dalla Regione del Veneto nell’ambito della difesa idrogeologica, della protezione civile, del servizio antincendio e di qualificazione degli operatori forestali. Il convegno si articolerà con l’esposizione dei macro dati relativi agli interventi post Vaia gestiti dalla Direzione Tutela e Sicurezza del Territorio per il dissesto idrogeologico e Direzione della Protezione Civile regionale, con la descrizione degli interventi di sistemazione idraulico-forestale nel territorio forestale e montano veneto, la gestione post commissariale dei lavori relativi alla tempesta Vaia, l’attività di prevenzione e gestione degli incendi boschivi, l’avvio dell’albo regionale telematico delle imprese forestali con evidenza, qualificazione e miglioramento delle competenze delle imprese forestali, sicurezza del lavoro, formazione professionale.
Ma non solo, nel secondo convegno previsto, si porrà l’attenzione al tema dei cambiamenti climatici, con particolare riferimento agli studi in atto sulle biotecnologie per proporre la sostituzione della plastica di sintesi chimica, con quelle derivanti dalle biomasse legnose (bioplastiche da biopolimeri come la cellulosa), ciò anche alla luce di quanto è stato approvato nella recente Strategia Forestale Nazionale recentemente pubblicata che prevede, tra l’altro, “la promozione di interventi volti allo sviluppo di sistemi e di filiere produttive sostenibili, sia per impieghi tradizionali nei settori dell’edilizia, del mobile, della carta, degli imballaggi, ecc. che per impieghi in settori innovativi (bio-plastiche, bio-tessili, bio-medicinali, ecc.), tenendo in considerazione che i nuovi investimenti industriali devono essere dimensioni sulla disponibilità delle risorse forestali del territorio e sulla necessità di mantenere la complessità dei servizi ecosistemici forestali (B.1.2.a)”, favorire “il collegamento con le industrie che operano nelle biotecnologie (B.3.2.a)”, “promuovere la cultura del riciclo e del reimpiego del legno e dei prodotti a base di legno, sostenendo lo sviluppo di reti e filiere locali e regionali (B.6.2.a)”.