Il Centro Consorzi, in collaborazione con UNITEIS – Unione dei Gelatieri Artigiani Italiani in Germana, ha organizzato un incontro, nel pomeriggio dello scorso 7 gennaio, per approfondire le concrete opportunità occupazionali che le gelaterie italiane in Germania possono oggi offrire e per valutare come eventuali iniziative di formazione professionale possono favorire l’incontro tra domanda e offerta.
L’incontro si è inserito nell’attività di formazione rivolta al settore della gelateria che il Centro Consorzi ha avviato da qualche anno anche con la collaborazione della Fiera di Longarone.
Un’attività che ha avuto inizio 3 anni fa, proprio nel laboratorio di gelateria allestito in Fiera a Longarone, con un corso, finanziato attraverso la Provincia di Belluno, dedicato a persone non occupate, interessate ad inserirsi in questo settore. Questa attività è stata recentemente ripresa con un’ analoga iniziativa inserita nei programmi regionali del Fondo Sociale europeo, che ha da poco concluso la parte teorico-pratica nella sede del Centro Consorzi, ora in attesa degli stage in azienda che dovrebbero iniziare tra poco. A questo percorso stanno partecipando 7 persone, a fronte però di 40 persone che avevano richiesto di partecipare alle selezioni.
Tenuto conto che queste attività formative sono finalizzate, in gran parte, all’occupazione dei partecipanti, è sembrato quanto mai opportuno approfondire le attuali possibilità di impiego nelle ancora numerose gelaterie in Germania di proprietà di gelatieri bellunesi e delle zone limitrofe che in passato, per i nostri territori, hanno rappresentato uno sbocco occupazionale di rilievo.
La domanda che ci è venuta spontanea è, quindi, stata: il lavoro nelle gelaterie in Germania può essere ancora una possibilità concreta? Ma, tenuto conto che i tempi sono cambiati, quali sono oggi le esigenze degli operatori del gelato? E ancora, sulla stampa locale si parla spesso di migliaia di posti di lavoro. Qual’ è l’effettiva situazione?
Paolo Garna consigliere di longarone Fiere ha introdotto i lavori sottolineando come la gelateria per la provincia di Belluno, si tratta di un’attività storica, che ha avuto inizio dopo la metà del 1800 grazie all’intraprendenza dei primi gelatieri cadorini e zoldani, prima a Vienna, allora capitale dell’Impero Austro-Ungarico, e poi allargata ad altri Paesi del centro Europa, soprattutto la Germania, oltre che nelle principali città italiane e in gran parte della costiera adriatica.
Un’attività, quella dei gelatieri, alla quale la provincia di Belluno deve grande attenzione e riconoscenza in quanto ha contribuito in maniera rilevante al miglioramento della situazione economica e sociale generale, generando un indotto di investimenti, soprattutto nell’edilizia ed in altri settori, come il turismo, che hanno dato un impulso ben preciso all’economia locale.
Una scelta dettata, quindi, dalla necessità di trovare un lavoro, una fonte di reddito. Una situazione alla quale, anche se con connotazioni diverse, stiamo purtroppo assistendo anche in questi tempi.
Dario Olivier, Presidente UNITEIS, ha poi illustrato il tema delle gelaterie italiane in Germania: evoluzione e nuove esigenze di un’attività iniziata oltre 100 anni fa dalle vallate bellunesi, portando come esempio la foto della gelateria aperta da suo nonno che già nel tema “fabbrica di gelato” e nella promozione visiva della lavorazione anticipava concetti di marketing molto attuali anche ai giorni nostri.
Olivier ha espresso come la volontà di condivisione di obiettivi e la necessità di manodopera specializzata e motivata nel settore sia ancora molto rilevante per i gelatieri di origini bellunesi. In questo senso si sta avviando anche un forte piano di marketing comune per dotare le gelaterie associate di sistemi informatici audiovisivi, rivolti alla promozione anche del territorio bellunese.
Stefano Bortolot, vice presidente Uniteis, a tal proposito ha illustrato i contratti e le esigenze di lavoro nelle Gelaterie in Germania, ribadendo, come emerso anche nel successivo dibattito che i contratti esistenti prevedono delle retribuzioni minime ma che sono comunque integrabili e in grado di generare delle reali future opportunità imprenditoriali.
Michele Talo, direttore Centro Consorzi, ha illustrato le iniziative di formazione del Centro Consorzi nel settore della gelateria artigianale, sottolineando come l’attività con Uniteis presenti radici storiche e come in questo momento, anche per i giovani, le prospettive di occupazione all’estero siano viste non solo come una necessità ma anche come un modo per avvicinarsi a nuove culture, lingue, stili di vita, che sono proprie del sistema Europa in genere.
E’ stato anche ribadito come “formazione” e “professionalità” siano percorsi doverosi e collegati.
In questo quadro il successivo dibattito, a cui hanno partecipato anche Alessio Zanella, il vice Prefetto dott. De Stefano e il segretario di Confartigianato Pizzolato, si è dimostrato come un utile momento per ribadire e evidenziare necessità, possibilità e volontà di collaborazione.
Sia Centro Consorzi che Uniteis hanno ribadito come porsi come interlocutori di questo dialogo, anche per coloro che necessitassero di maggiori informazioni.
A conclusione dell’ incontro vi è stata la degustazione di gelato preparato dai partecipanti al Corso di formazione “Competenze per la produzione di gelato artigianale” finanziato dalla Regione Veneto e dal Fondo Sociale Europeo, proposto dai docenti Giorgio De Pellegrin e Gianni Toldo che hanno anche illustrato i temi .