Dopo la prima apertura al pubblico nella giornata nazionale del FAI -Fondo Ambiente Italiano-, Villa Alpago a Sossai (BL) apre nuovamente le porte ai ragazzi del Corso “Tecnico del Restauro dei Beni Culturali” del Centro Consorzi di Sedico. Arrivati nel Cortivo Grant ci hanno accolti il sig. Carlo Cavalet, Direttore Generale dell’ATER Belluno, e il dott. Marco Perale, due guide d’eccezione che ci hanno permesso di comprendere e ripercorrere le tappe del progetto di recupero del fabbricato nel rispetto del valore storico-artistico di cui è intriso.
Come ci ha spiegato il sig. Cavalet, l’ente ATER -designato nel 2005 soggetto attuatore e finanziatore dell’intervento a Villa Alpago – mira al recupero del patrimonio edilizio e alla rivitalizzazione dei centri urbani rispondendo anche alle esigenze abitative delle fasce deboli della popolazione; finalità e modalità di intervento delle quali la villa in questione ne è esempio calzante. Oggi infatti Villa Alpago accoglie nove alloggi per anziani del Comune di Belluno realizzati adeguando gli impianti al carattere storico-artistico dell’edificio.
Dopo l’inquadramento dei lavori di restauro e di consolidamento strutturale, la nostra visita è proseguita all’interno della villa accompagnati da un affascinante e approfondito excursus del dott. Perale sulle vicende storiche del fabbricato: da struttura fortificata risalente al Medioevo -di cui il nucleo originario a corpo di torre- a Villa di residenza. A partire dal 1500 la sua storia è strettamente legata alla Famiglia Alpago che vi risiedette fino alla morte di Carlo Alpago, “l’ultimo di sua casa”, evento che ne comportò l’abbandono e continui passaggi di mano nei due secoli successivi. Un’incuria che paradossalmente ne ha preservato le decorazioni ad affresco che percorrono le pareti di gran parte delle stanze. Queste testimonianze, grazie all’intervento di restauro, hanno contribuito alla lettura della storia della villa e delle vicende familiari degli Alpago, restituendo un importante tassello della storia locale.
In particolar modo, per noi che ci stiamo avvicinando al modo del restauro, la visita a Villa Alpago è stata l’opportunità di vedere come sia possibile restaurare e recuperare valori storico-artistici e architettonici per restituirli a nuova vita, talvolta rispondendo anche ai bisogni della collettività.