DECRETO DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE BENI ATTIVITA’ CULTURALI E SPORT n. 95 del 12 aprile 2022
Bando pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.2: “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU
Finalità e ambito di applicazione dell’intervento finanziario
Il Bando mira a dare impulso a un vasto e sistematico processo di conservazione e valorizzazione di una articolata gamma di edifici storici rurali e di tutela del paesaggio rurale, in linea con gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale e degli elementi caratteristici dei paesaggi rurali storici e di sostegno ai processi di sviluppo locale
Ai fini della definizione delle tipologie di architettura rurale oggetto dell’intervento, è di riferimento il Decreto del MiBAC 6 ottobre 2005 (in attuazione della Legge 24 dicembre 2003, n. 378 recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell’architettura rurale), nonché la Legge regionale n. 40/2003 “Nuove norme per gli interventi in agricoltura” e la DGR n. 2274/2010 “Approvazione delle linee di indirizzo per la redazione del quadro conoscitivo e delle proposte progettuali finalizzate alla redazione del Piano di Assetto del Territorio per quanto attiene le zone agricole. Tipologie di architettura rurale nel Veneto”.
Le tipologie di architettura rurale sono individuabili negli edifici e insediamenti storici che siano testimonianze significative della storia delle popolazioni e delle comunità rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali, dell’evoluzione del paesaggio. Rientrano in questa definizione:
- a) edifici rurali: manufatti destinati ad abitazione rurale o destinati ad attività funzionali all’agricoltura (Ville Venete, casoni, mulini ad acqua o a vento, frantoi, ecc.), che abbiano o abbiano avuto un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e che non siano stati irreversibilmente alterati nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonico-costruttive e nei materiali tradizionali impiegati;
- b) strutture e/o opere rurali: i manufatti che connotano il legame organico con l’attività agricola di pertinenza (fienili, granai, ricoveri, stalle, essiccatoi, forni, pozzi, recinzioni e sistemi di contenimento dei terrazzamenti, sistemi idraulici, fontane, abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili);
- c) elementi della cultura, religiosità, tradizione locale: manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali (cappelle, edicole votive, ecc.), dei mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità rurali (roccoli, ecc…)
Non sono ammissibili le operazioni riguardanti beni localizzati nei centri abitati.
Contributo concedibile
Le risorse disponibili per la Regione del Veneto ai fini del presente Bando sono complessivamente pari a euro 43.446.623,08.
Il contributo è concesso, fino a un massimo di 150.000,00 euro come forma di cofinanziamento per un’aliquota del 80%; il contributo è portato al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale, fermo restando la soglia massima di 150.000,00 euro.
L’intervento finanziabile deve avere un costo minimo pari a 20.000,00 euro.
Soggetti beneficiari ammissibili
Possono presentare domanda di finanziamento persone fisiche e soggetti privati profit e non profit, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, enti del terzo settore e altre associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria, che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale.
I soggetti beneficiari dovranno dimostrare di essere proprietari possessori o detentori a qualsiasi titolo degli immobili ove intendono realizzare gli interventi, in data antecedente al 31.12.2020, nonché di impegnarsi a condurre l’attività oggetto dell’intervento per una durata residua, a decorrere dalla conclusione amministrativa e contabile dell’operazione finanziata, pari ad almeno 5 anni
Interventi finanziabili
Gli interventi proposti dovranno essere idonei a generare un tangibile miglioramento delle condizioni di conservazione, nonché produrre un positivo impatto in termini di valorizzazione di specifiche tipologie di edifici appartenenti al patrimonio edilizio rurale, e/o di spazi aperti di pertinenza degli insediamenti rurali e di aree produttive agro-silvo-pastorali che si caratterizzano come componenti tipiche dei paesaggi rurali tradizionali.
L’intervento dovrà essere avviato, mediante le necessarie comunicazioni relative all’inizio dei lavori – pena revoca del finanziamento – entro il 30 giugno 2023 e concluso entro il 31 dicembre 2025 con attestato da certificato di regolare esecuzione, ovvero collaudo.
Spese ammissibili
- spese per l’esecuzione di lavori o per l’acquisto di beni/servizi, compreso l’acquisto e installazione di impianti tecnici;
- spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
- spese tecniche di progettazione (ivi comprese quelle per la stesura di un piano di gestione ove previsto), direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, nel limite massimo del 10%;
- imprevisti (se inclusi nel quadro economico);
- allacciamenti, sondaggi e accertamenti tecnici;
- spese per attrezzature, impianti e beni strumentali finalizzati anche all’adeguamento degli standard di sicurezza, di fruibilità da parte dei soggetti disabili, piattaforme e ausili digitali alla visita;
- spese per l’allestimento degli spazi in cui si svolgono le iniziative, per materiali e forniture, spese di promozione e informazione
Termini e modalità di presentazione della domanda
La domanda di finanziamento, firmata digitalmente dal soggetto proponente e completa della documentazione, deve essere presentata utilizzando esclusivamente l’applicativo informatico predisposto da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP) e accessibile all’indirizzo di AVEPA https://www.avepa.it a partire dalle ore 12 dell’ottavo giorno seguente la pubblicazione del presente bando sul BURV ed entro le ore 16.59 del 20 maggio 2022
I soggetti richiedenti devono allegare alla domanda, a pena di esclusione, i seguenti documenti:
- a) documento di identità del proponente
- b) tavole di inquadramento dei beni/planimetria generale
- c) relazione descrittiva dell’intervento, contenente gli elementi utili per la relativa valutazione di merito, le modalità previste per la fruizione pubblica, il quadro tecnico economico (QTE) e il cronoprogramma di spesa (i modelli da utilizzare saranno reperibili sul sito di AVEPA)
- d) per le opere, progetto almeno preliminare o di fattibilità, redatto da tecnico abilitato ed elaborato secondo la normativa vigente;
- e) documentazione fotografica dello stato dei beni prima dell’intervento f) layout dei lavori da realizzare
- g) dichiarazione sostitutiva di atto notorio per l’attestazione di intervento che concorre a un
progetto d’ambito (eventuale)
- h) decreto di vincolo o dichiarazione sostitutiva di atto notorio per l’attestazione di epoca di costruzione superiore a 70 anni, censita o classificata da strumenti urbanistici (per i beni non vincolati)
- i) dichiarazione sostitutiva di atto notorio del titolo di proprietà/godimento del bene
- j) nel caso in cui la proprietà, il possesso, la detenzione, la gestione sia in capo a più soggetti, l’atto di consenso sottoscritto da tutte le altre parti aventi titolo in favore del Soggetto beneficiario, per l’assunzione degli impegni e obblighi derivanti dal presente BandO
CONTATTI:
Filippo Favilli: filippo.favilli@centroconsorzi.it | Tel. 0437 851341